giovedì 22 settembre 2016

Trilogia Steampunk - Paul Di Filippo




Titoli originali:
1 - The steampunk trilogy: Victoria - 1995
2 - The steampunk trilogy: Hottentots - 1995
3- The steampunk trilogy: Walt and Emily - 1995


Cos'è accaduto alla regina d'Inghilterra? È realmente lei la creatura dagli strani appetiti che da qualche tempo siede sul trono dell'Impero Britannico? Da dove vengono i mostri dell'abisso lovecraftiano che minacciano il Massachusetts? In quale curiosa epoca sono stati condotti i poeti amanti Walt Whitman ed Emily Dickinson? Tra i tanti sottogeneri del fantastico, della fantascienza e del fantasy, lo steampunk è uno dei più affascinanti, con i suoi scenari vittoriani, con le sue straordinarie tecnologie senza elettronica ed elettricità basate su ingranaggi e motori a vapore. Tra i pionieri del genere, che annoverano nomi come Tim Powers, William Gibson, Bruce Sterling e Alan Moore con la sua Lega degli Uomini Straordinari, un posto particolare spetta a Paul Di Filippo, primo a usare il termine steampunk in un titolo proprio con il presente libro. Tre storie ambientate nel diciannovesimo secolo, in una girandola di avventure narrate con l'arguzia e il consueto filo d'ironia che caratterizzano questo autore. (www.anobii.com)

Pur avendo letto i tre libri "staccati", ho deciso che valeva la pena di fare un unico post.
Non avevo mai letto nulla di genere steampunk, genere di cui conosco giusto qualche indicazione. Mi sono imbattuta in questo autore e ho deciso di leggere questa trilogia, composta da tre racconti abbastanza corti.
Dunque. Diciamo che l'ambientazione è interessante. Mi piace l'epoca vittoriana e mi piace anche questa rivisitazione dell'epoca vittoriana. Senonchè questi tre racconti non mi hanno lasciato molto.
Quello che sicuramente caratterizza tutti e tre, è l'ironia.

Nel primo romanzo, troviamo un tritone che è stato geneticamente modificato per assomigliare alla Regina Vittoria, e quando quest'ultima sparisce, il tritone viene messo al suo posto per non far sapere al popolo del problema. Ma questo tritone ha un appetito sessuale insaziabile, e il suo inventore si lancia alla ricerca della regina prima che il tritone sfinisca il primo ministro. Ammetto che a tratti ho trovato la cosa anche un po' rivoltante.. l'idea di fare sesso con un tritone.. mah.

Nel secondo racconto, troviamo Louis Agassiz, biologo svizzero, becero razzista che viene "ingaggiato" da Jacob Cezar (sudafricano di origine tedesca) e dalla moglie Dottie (di colore), per ritrovare un feticcio che potrebbe portare alla conquista del mondo. E il feticcio consiste nei genitali della "Venere Ottentotta", la madre di Dottie, che ovviamente sono ricercati anche da uno stregone cattivo. Sinceramente ho trovato abbastanza noioso questo libro, appesantito anche dal tipo di linguaggio con cui si esprime Cezar. Il personaggio di Agassiz è talmente razzista che diventa ironicamente divertente (anche perchè poi è costretto ad accettare l'aiuto di Dottie).

Nel terzo racconto, assistiamo all'incontro tra Emily Dickinson e Walt Whitman. La poetessa viene coinvolta in una missione esoterica, organizzata dal fratello che vuole incontrare i figli mai nati (perchè la moglie ha abortito due volte) e quindi, grazie all'intervento di una sedicente medium e di alcuni suoi seguaci, raggiungere il mondo dei morti. Tra Emily e Walt nasce una passione che viene anche consumata in questo "mondo parallelo", finchè lei scopre che lui è gay e torna alla sua vita solitaria. Molto bello però l'inserimento di poesie dei due autori.

Dicevo, nel complesso la lettura è stata interessante. Alcune parti un po' troppo "oniriche" non le ho proprio capite, ma nel complesso le storie erano abbastanza chiare. Mi ha colpito l'ironia dei personaggi, soprattutto nei primi due romanzi; l'ultimo mi è sembrato più "soft", più incentrato a parlare dei caratteri contrapposti di questi due grandi poeti. Riassumento, il libro non mi ha fatto impazzire, ma in futuro potrei anche leggere qualcos'altro su questo genere.
Mio voto: 7 e mezzo / 10.

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