martedì 23 gennaio 2018

L'ultimo lenzuolo bianco - Farhad Bitani


Titolo originale: L'ultimo lenzuolo bianco - 2014
Edizione in inglese: The last white sheet - 2015

Farhad Bitani è figlio di un generale che combatte per liberare l'Afghanistan dalla dominazione sovietica, successivamente comandante dei mujaheddin. Farhad vive tra gli afghani benestanti, i privilegiati, i mujaheddin più danarosi, pur avendo come vicini di casa anche persone normali che vivono in povertà.
E' diventato anch'egli un militare, ha studiato all'Accademia di Modena. Una volta, tornando in Afghanistan in licenza, ha subìto un attentato. Da lì si è modificato radicalmente il suo modo di pensare e ha cominciato a dedicarsi all'idea di scrivere questo libro e dedicarsi alla pace ed al rispetto delle altrui culture.

"Nel mio Paese ho fatto la guerra, come fanno tutti i soldati." 
"Ho vissuto la paura, la fuga, il coraggio della disperazione. Ho sparato, ho ucciso. Sulla spalla sinistra porto la traccia della ferita di un kalasnikov. 
Gli altri segni, quelli invisibili agli occhi, sono rimasti nel cuore, nella testa, nel modo che ho di guardare la vita"

Il libro è un crudo spaccato della vita in Afghanistan, Paese che non ha mai vissuto in pace. Bitani alterna pagine molto sintetizzate della storia del periodo con pagine dei suoi ricordi di vita.

"Dopo aver vissuto l'infanzia, l'adolescenza e la prima giovinezza nell'ipocrisia, ho un tremendo bisogno di verità".

Bitani ha vissuto da dentro la trasformazione di coloro che in nome di Dio hanno accresciuto le violenze sui civili, donne e bambini in particolare 

"Non capivo che cosa avevano a che fare Dio e l'Islam con le ingiustizie che vedevo".

E' una lettura molto triste e molto interessante. E' una biografia dove è chiarissimo il suo cammino di crescita personale, con la rinuncia ad una vita agiata e una facile carriera prestigiosa in favore di una vita sudata in ogni suo centesimo ma senza dover prevaricare gli altri.
Mio voto: 8 / 10 

Nessun commento:

Posta un commento