mercoledì 6 luglio 2016

Nella tela del tempo - Barbara Nalin


Titolo originale: Nella tela del tempo - 2014

“Malta, Isola di Comino, Fabrizio Dalle Tele e sua moglie Velata discutono animatamente in seguito all’arrivo di un gruppo di persone il cui destino è profondamente connesso alla storia della loro famiglia e in particolare al rapporto che da decenni li unisce. Los Angeles, redazione della rivista Magic in Action, Melita Dalle Tele, giovane e talentuosa fotografa, riceve dalla direttrice del giornale l’incarico di recarsi a Malta per raccogliere le prove fotografiche di un mistero custodito nel Ta’ Kola, il mulino di proprietà della famiglia. Non è facile per lei tornare nel luogo che ha lasciato poco più che adolescente, animata dalla passione per la macchina fotografica e dalla volontà di fuggire da un passato problematico e doloroso. Inizia così un viaggio alla scoperta di segreti sepolti nel tempo, legati alle vicende dei Cavalieri di Malta. In un’isola la cui storia ha segnato la cultura occidentale si svolgono le avventure della famiglia Dalle Tele, tra amori che sfidano i secoli e intrighi che lasciano il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.”

Sapete quando trovate un libro con una trama accattivante e non vedete l'ora di leggerlo? Ecco, questo è ciò che ho provato quando ho trovato questo ebook, qualche mese fa. Sarà anche complice il fatto che ho sempre avuto un particolare feeling con l'isola di Malta, uno di quei posti che un giorno vorrei visitare, che mi hanno sempre ispirato a pelle. Ma torniamo al libro. Tante erano le aspettative e molta è invece la delusione.
Partiamo dall'inizio: la trama, l'ho già detto, era accattivante, oltre ad essere un argomento ancora non inflazionato. Il viaggio nel tempo, i Cavalieri dell'Ordine di Malta, un mulino a vento che è una porta per viaggiare nel tempo, le Tele dei Cavalieri che sono scomparse... gli ingredienti c'erano tutti per un romanzo strepitoso.
La scrittura però, da subito, non mi ha convinto; in alcuni punti è quasi troppo "pomposa", con espressioni che la appesantiscono un po'. Si legge abbastanza bene, ma non è particolarmente "trascinante".
I personaggi sono veramente tanti, ognuno col suo doppione nel passato/presente, ci vuole un po' a capire chi è chi, e chi è imparentato con chi.
Ci sono una marea di intrecci amorosi, alcuni al limite dell'incesto (nipote-nonno?). La cosa poi che mi ha fatto un po' sorridere è che tutti sti cavalieri arrivati dal passato non ci mettono molto ad innamorarsi follemente delle ragazze del presente e a trombarsele come non avevano mai fatto prima (eh sì, passatemi il termine poco elegante). E il discorso vale anche per le ragazze, tutte che ardono dalla passione per personaggi mai visti prima e che si concedono con un trasporto mai provato prima. Mah. Guardate, non ne faccio un discorso moralistico, ma è proprio l'insieme che mi ha dato un po' la sensazione che tutte ste scene di sesso bollente non siano poi proprio indispensabili. Più che altro perchè molte poi sono quasi descritte con gli stessi termini, cambiando solo i protagonisti...
Nel romanzo, ha grande spazio la storia di una famiglia composta praticamente da sole donne, con rimpianti e rancori spesso l'una nei confronti dell'altra (soprattutto nei rapporti madre-figlia).
Alcuni passaggi del libro non sono proprio chiari. Alla fine, in pratica sono le visioni di Melita che ci raccontano tutta la storia, mentre quando parlano i cavalieri la storia è decisamente più confusa.
Non parliamo del finale, decisamente sbrigativo e con grossi buchi neri.
All'ultima pagina, ho scoperto che c'è un seguito, peraltro credo che non sia ancora scritto... in realtà mi chiedo cos'altro ci sia da dire, è un libro che potrebbe avere una sua fine così e basta.
Credo che da questo romanzo verrebbe fuori una bella miniserie; ma come romanzo in sè non mi convince totalmente purtroppo.
Mio voto: 6 e mezzo / 10

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