mercoledì 28 gennaio 2015

Le madri salvate - Colombe Schneck


Titolo originale: La rèparation (2012)

Quando Colombe Schneck aspetta il suo primo bambino, la madre Hélène le chiede di chiamarlo Salomé, in ricordo di sua cugina morta durante l'Olocausto. Colombe non sa nulla di questa bambina, il cui nome non è mai stato evocato prima di allora. Ma il figlio che nasce è un maschio, e la questione viene dimenticata. Quando qualche anno più tardi Colombe è di nuovo incinta, un'amica le suggerisce il nome di Salomé e in quel momento le torna alla memoria la strana richiesta di sua madre, che nel frattempo è morta. Inizia cosi una ricerca delle proprie origini che porterà l'autrice dalla Francia in Lituania, negli Stati Uniti e in Israele, e un'inchiesta attraverso segreti e dolorosi non detti famigliari. Mary, la bisnonna dell'autrice, aveva quattro figli: Ginda, Raya, Masa e Nahum. La famiglia era originaria di un piccolo borgo lituano, Panèvezys. Quando Mary e tre dei suoi figli vengono deportati nel ghetto di Kaunas, Ginda, la nonna di Colombe Scneck, si salva perché negli anni Venti aveva deciso di emigrare in Francia. Il fratello e le sorelle di Ginda sopravvivono alla selezione e alla deportazione mentre Mary, i cognati e i loro figli muoiono. Raya e Masa dopo la guerra si risposeranno con altri sopravvissuti all'Olocausto, che avevano a propria volta perso le mogli e i figli. E altri bambini nasceranno. La domanda che nessuno osa porsi è questa: com'è possibile che Salomé, la figlia di sette anni di Raya, e Kalman, il bambino di soli tre anni figlio di Masa, siano morti e le loro madri no? (da www.amazon.it)

Questo libro parla degli ebrei che vivevano in Lituania e che furono deportati nel ghetto di Kaunas. 
E' la storia della famiglia dell'autrice, la cui nonna però non ha mai voluto raccontare effettivamente cosa successe. Si è chiusa nel silenzio, lei che nel ghetto non c'è stata perchè col marito si sono trasferiti in Francia prima che le cose precipitassero. A differenza delle sorelle e del fratello, che al ghetto sono sopravvissuti e che da allora, seppur non parlando di cosa hanno subito, hanno però scelto di vivere e guardare il futuro senza guardare il passato.
Cosa mi è piaciuto di questo libro? Aggiunge un altro tassello alla storia terribile della Shoah, in particolare, rispondendo alla domanda su come facevano a salvarsi le madri dal momento che venivano "smistate a destra o a sinistra" insieme ai loro bambini. In diversi documentari che, negli anni, ho visto, questa cosa non l'avevo sentita ancora. E nel libro la scelta viene presa coraggiosamente dalla nonna, che permette così alle figlie di vivere. Un desiderio di vita che le porterà prima a salvarsi dalla barbarie del ghetto e dei lavori forzati, e successivamente, finita la guerra, a guardare solo avanti cercando la vita.
Cosa non mi è piaciuto di questo libro? La scrittura. La prima parte è abbastanza confusa. Sembra che l'autrice scriva i pensieri sparsi che le capitano. Però, in questo modo la narrazione è abbastanza frammentaria e diverse frasi si ripetono più volte. Cambia decisamente stile nel momento in cui il racconto diventa più "cronologico" (senza saltare da un episodio all'altro e da una persona all'altra), cioè quando l'autrice comincia a trascrivere i racconti che le vengono fatti dai parenti. In questa seconda parte il racconto diventa lineare e decisamente più scorrevole e comprensibile.
Una storia da inserire nella lista di libri da leggere sulla Shoah, per imparare.

Mi voto: 7 / 10.

w…w…w…wednesdays #9



"w…w…w…wednesdays" è una rubrica ideata da MizB nel suo blog "Should be reading".
Come ho visto fare in tanti blog, ho inaugurato anche io questa rubrica, con la quale posso aggiornarvi sulle mie letture attuali, passate e prossime.  
Non è detto che gli aggiornamenti siano settimanali, perché non sempre leggo un libro in una settimana eh eh…
Ovviamente, se vi va, sono ben accetti i vostri interventi per condividere con me le vostre letture ;-)

Partecipare è facile, basta rispondere a queste domande:
1) cosa stai leggendo?
2) cosa hai appena finito di leggere?
3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 

*******

Le mie risposte (9^ puntata - mercoledì 28 gennaio 2015):

1) cosa stai leggendo?
"le madri salvate" - Colombe Schneck

2) cosa hai appena finito di leggere?
"il sentiero delle stelle" - Amy Brill
"vacanze in villa" - Madeleine Wickham

3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 
"acqua buia" - John Lansdale

martedì 27 gennaio 2015

Vacanze in villa - Madeleine Wickham



titolo originale: Sleeping arrangements

Prendiamo due famiglie. Nella prima troviamo Chloe, che è stanca di confezionare abiti da sposa, ha bisogno di una vacanza. E lo stesso vale per il suo compagno Philip, impiegato in banca che rischia di perdere il lavoro. C'è quindi aria di crisi nella famiglia, completata da Nat (il loro figlio) e Sam (figlio di un precedente compagno di Chloe). Così quando Gerard, un vecchio amico di Chloe, le propone di trascorrere una settimana in Spagna nella sua villa, Chloe accetta subito.
Poi c'è una seconda famiglia, dove troviamo Hugh, tutto dedito al lavoro, e Amanda, la sua moglie perfettina. Anche loro hanno bisogno di cambiare aria mentre la loro casa viene restaurata. Anche a loro Gerald, amico di Hugh, propone la sua villa in Spagna. Prendono su bagagli, bambine e tata con capelli rasta al seguito, e partono.
All'arrivo in Spagna però c'è la sorpresa: Gerard ha invitato entrambe le famiglie nella stessa villa e negli stessi giorni. Ma c'è di più. Chloe e Hugh hanno un segreto: quindici anni prima si frequentavano, finchè lui è scappato perchè non se la sentiva di prendersi cura di un bambino.
La storia prosegue con desideri che si risvegliano, odii mai sopiti, malintesi e imprevisti.

Gli ingredienti per essere una lettura divertente li aveva tutti. La sensazione che, invece, mi rimane a lettura finita è che questa sia una "commedia amara", che si conclude con un niente di fatto piuttosto piatto. Due famiglie in crisi che vengono "manovrate come burattini" da questo Gerald, enologo diventato famoso, che si diverte a giocare scherzi agli amici. E' proprio così che si sentono Chloe e Hugh, manovrati, pensando che Gerald li abbia voluti spingere l'uno nelle braccia dell'altra, per poi distruggere le loro vite. In realtà, alla fine pare che la situazione creata da Gerald (volutamente) sia solo d'aiuto alle due famiglie per riscoprire i propri difetti e i desideri di miglioramento (il tutto con tono molto buonista).
Non so, non trovo la verve che ho trovato negli altri libri della Wickham/Kinsella che ho letto. Il modo di scrivere è il suo, brioso e scorrevole, però i personaggi e la situazione "seria" che prova a creare mi sembra che stonino un po' con la leggerezza del racconto. Mah. E' stato un po' una delusione.

Mio voto: 6 / 10.

domenica 25 gennaio 2015

Il sentiero delle stelle - Amy Brill



titolo originale: The movement of stars

1845. Hannah Gardner Price ha 24 anni. Vive col padre in un'isola chiamata Nantucket (Massachusetts) e si occupa di osservazioni astronomiche e di regolare gli strumenti per la navigazione. Il suo sogno è scoprire una cometa.
Ha un fratello gemello a cui è legatissima, che si è imbarcato e di cui attende spasmodicamente il ritorno.
Un giorno, il secondo ufficiale della nave Pearl, Isaac Martin le chiede di dargli lezioni di navigazione. Hannah, pur dubitando che quell'uomo possa mai far carriera, essendo di colore (viene dalle Azzorre), decide di accettare. A poco a poco si rende conto che quell'uomo le scatena dei forti sentimenti.
Tuttavia, nella comunità di Hannah, frequentare una persona di colore è una cosa proibita, e la ragazza subisce l'espulsione dall'assemblea, e le occhiatacce delle persone che le stanno alla larga.
Hannah non può rimanere da sola a Nantucket, il padre ha conosciuto una donna e vuole sposarla, andando a vivere a Filadelfia. Hannah ripone speranze nel ritorno del fratello, senonchè lui appena arrivato, sposa, a sorpresa e di nascosto a tutti, Mary Coffey e hanno intenzione di partecipare ad una spedizione in terra Santa. Hannah quindi si trova a dover scegliere tra seguire il padre a Filadelfia oppure restare a Nantucket però sposandosi. Non volendo assolutamente diventare la moglie di qualcuno che non ama, Hannah si rassegna a partire col padre. Ma ecco che, la sera prima della partenza, Hannah osserva per l'ultima volta il cielo e scopre davvero una cometa. Questo le cambierà la vita, diventerà famosa, la prima donna a cui verrà assegnato, oltre alla medaglia del Re di Danimarca, l'incarico di professore del costituente dipartimento di astronomia del Groton College di New York.

Il sentiero delle stelle è il romanzo di esordio di Amy Brill. Trae spunto dalla vera storia di Maria Mitchell, prima donna americana astronoma di professione e prima docente donna di astronomia, romanzandone la famiglia, gli amori, ecc. In comune con Maria, Hannah ha le scoperte astronomiche, la carriera, l'espulsione dalla comunità quacchera (ma non con la stessa motivazione di Hannah).
Dunque. A volte ci sono romanzi che per quanto siano intriganti nella trama, proprio non ti prendono. Ecco, io mi trovo in questo caso. La storia di questa donna che vuole emanciparsi all'interno di una comunità chiusa e bigotta, facendolo attraverso la sete di conoscenza e la tolleranza nei confronti delle persone, indipendentemente dalla loro razza o colore della pelle, era molto bella. Però non ho trovato la lettura particolarmente appassionante né scorrevole. Non so, non riuscivo a creare alcun feeling. I punti in cui Hannah parla di astronomia sono incomprensibili, forse l'autrice ha voluto ispirarsi al modo terribilmente compassato con cui parlavano nell'ottocento, ma ne è risultato un romanzo che soprattutto nella prima parte, non scorre. Passate le prime pagine, in cui smette di fare la maestrina, forse il romanzo scorre un po' di più, però ammetto di averlo finito più per finirlo, non perchè ero coinvolta dalla narrazione. Non sono riuscita a creare un feeling con Hannah, se non nei rari momenti in cui apriva il suo cuore alla sua nuova sorella Mary.
Non so se è un problema di scrittura, o di lettura fatta al momento sbagliato, ma chiudo il libro pensando che sia carino, non di più. Con tante potenzialità, ma non espresse. O non le ho sapute cogliere.

Mio voto: 6 e mezzo / 10.

mercoledì 21 gennaio 2015

w…w…w…wednesdays #8



"w…w…w…wednesdays" è una rubrica ideata da MizB nel suo blog "Should be reading".
Come ho visto fare in tanti blog, ho inaugurato anche io questa rubrica, con la quale posso aggiornarvi sulle mie letture attuali, passate e prossime.  
Non è detto che gli aggiornamenti siano settimanali, perché non sempre leggo un libro in una settimana eh eh…
Ovviamente, se vi va, sono ben accetti i vostri interventi per condividere con me le vostre letture ;-)

Partecipare è facile, basta rispondere a queste domande:
1) cosa stai leggendo?
2) cosa hai appena finito di leggere?
3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 

*******

Le mie risposte (8^ puntata - mercoledì 21 gennaio 2015):

1) cosa stai leggendo?
"il sentiero delle stelle" - Amy Brill

2) cosa hai appena finito di leggere?
"l'uccello che girava le viti del mondo" - Murakami

3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 
"le madri salvate" - Colombe Schneck

L'uccello che girava le viti del mondo - Haruki Murakami



Titolo originario: Nejimakidori kuronikuru (The wind-up bird chronicle)

In un sobborgo di Tokyo il giovane Okada Toru ha appena lasciato volontariamente il suo lavoro e si dedica alle faccende di casa. Due episodi apparentemente insignificanti riescono tuttavia a rovesciare la sua vita tranquilla: la scomparsa del suo gatto e la telefonata anonima di una donna dalla voce sensuale. Toru si accorgerà presto che oltre al gatto, a cui la moglie Kumiko è molto affezionata, dovrà cercare Kumiko stessa. Lo spazio limitato del suo quotidiano diventerà il teatro di una ricerca in cui sogni, ricordi e realtà si confondono e che lo porterà a incontrare personaggi sempre più strani: dalla prostituta psicotica alla sedicenne morbosa, dal politico diabolico al vecchio e misterioso veterano di guerra. A poco a poco Toru dovrà risolvere i conflitti della sua vita passata di cui nemmeno sospettava l'esistenza.
Un intrigante romanzo che illumina quelle zone d'ombra in cui ognuno nasconde segreti e fragilità. (www.einaudi.it )


Dunque, è il primo libro che leggo di Murakami (in realtà anni fa cominciai Kafka sulla spiaggia, ma ho dovuto interromperlo..). Conoscevo già lo stile un po' "visionario-onirico" e devo dire che non mi dispiace. 
Le prime due parti del libro sono molto intriganti. La vicenda si dipana chiaramente, nonostante tutti i personaggi "bizzarri" che entrano in campo. La terza parte si complica terribilmente. Entrano in scena una serie di personaggi, molti dei quali ruotano intorno alla guerra russo-giapponese, che in realtà non mi sembra aggiunga nulla alla storia, se non diverse pagine di inaudita efferatezza.
La scrittura di Murakami è scorrevole, piacevole da leggere. Conduce in una piena introspezione del personaggio (Okada Toru) senza diventare pesante. Mi piace anche l'idea delle due realtà parallele a cui lui può accedere calandosi nel fondo del pozzo. Però la sensazione finale è che ad un certo punto lo stesso scrittore si sia perso e abbia dato un finale alla storia che fa un po' acqua (e non mi riferisco alla rinascita del pozzo...). Alla fine, non c'è una vera e propria spiegazione del perchè sono successe tutte quelle cose. E' un peccato perchè il libro prometteva bene.
Mio voto: 7 e mezzo / 10

sabato 17 gennaio 2015

Non dirmi che hai paura - Giuseppe Catozzella



Samia è una ragazzina di Mogadishu. Ha la corsa nel sangue. Divide i suoi sogni con Ali, che è amico del cuore, confidente, e primo allenatore appassionato. Mentre intorno la Somalia è sempre più preda dell'irrigidimento politico e religioso, mentre le armi parlano sempre più forte la lingua della sopraffazione, Samia guarda lontano, e avverte nelle sue gambe magre e velocissime un destino di riscatto per il paese martoriato e per le donne somale. Gli allenamenti notturni nello stadio deserto e le prime affermazioni la candidano alle Olimpiadi di Pechino dove non vince ma si fa notare. Il suo vero appuntamento sarà quello di Londra. Ma tutto diventa difficile. Corre chiusa dentro il burka, il padre viene ammazzato al mercato di Bankara, la sorella decide di fuggire in Europa, Ali entra nel gruppo dei terroristi. È tempo di andarsene. Allenarsi ad Addis Abeba e farsi candidare per Londra. Purtroppo il comitato olimpico di Mogadishu non fa arrivare i documenti necessari e Samia si riscopre clandestina. Sola, decide per il Viaggio, il terribile viaggio dei migranti dall'Etiopia al Sudan, e attraverso il Sahara verso la Libia per poi arrivare via mare in Italia. Sono mesi di umiliazioni, di vessazioni, di pura devastante corporeità. Quando sale sulla barca per Lampedusa, Samia è il sogno di se stessa, ma l'acqua azzurra della libertà la inghiotte per sempre. (da www.lafeltrinelli.it )

Ho scoperto che in questo libro Giuseppe Catozzella ci racconta la storia vera di Samia Yusuf Omar un'atleta somala che ha davvero corso alle Olimpiadi di Pechino ed è morta nel mare mediterraneo, durante il terribile Viaggio dei migranti, ad un passo dall'Italia.

La prima parte del libro mi è piaciuta molto. Racconta la storia di questa bambina con la passione per la corsa e del suo amico Alì, prima suo compagno di allenamento e poi suo allenatore. Racconta di come, nonostante la guerra e l'estremismo che avanza, il padre di Samia la sostenga nel suo sogno.

"Non devi mai dire che hai paura, piccola Samia. Mai. Altrimenti le cose di cui hai paura si credono grandi e pensano di poterti vincere".

Il padre è un punto di riferimento per Samia. Lui sa parlare di pace e speranza anche mentre fuori infuria la guerra. Un po' tutta la famiglia di Samia è un luogo in cui si respira amore, in cui non si tarpano i sogni ma anzi vengono incoraggiati se diretti a rendere felici i figli.
Ma un po' alla volta, pur mietendo successi nella corsa, Samia perde (in modi diversi) i suoi punti di riferimento, Alì, il padre e la sorella. E scopre che l'amore che prova lei per il suo Paese è decisamente un amore a senso unico. Qui comincia la "seconda parte del libro" in cui, insieme a Samia, compiamo quello che i migranti chiamano il Viaggio, da clandestini trattati come animali, che lasciano le proprie terre africane per raggiungere l'Europa. Un viaggio che per Samia purtroppo sarà fatale. Questa seconda parte, pur essendo tragica e commovente, mi è piaciuta un po' meno. Ho pianto alla fine, ma il racconto delle atrocità subite dai migranti l'ho già letto in troppi libri e tutte le volte mi viene da chiedermi perchè non si riesce a fermare questa barbarie. Forse ero così affezionata a questa ragazza e al suo sogno che ho sperato ce la potesse fare. Ho scoperto solo sul finale che il libro racconta una storia vera. E nella postfazione, l'autore è riuscito anche a rispondere alla domanda che mi stavo ponendo, in merito alle fonti che lo avevano aiutato a scrivere questa storia.
La scrittura di Catozzella è piacevole. Il libro l'ho divorato, merito dell'argomento e della narrazione toccante e coinvolgente. Come già detto, ho trovato molto bella la parte ambientata a Mogadiscio (i colori, i sapori, la polvere bianca ovunque) e "un po' già sentita" la parte del viaggio. Nel complesso è un libro molto bello che consiglierei.
Mio voto: 8 e mezzo / 10

mercoledì 14 gennaio 2015

w…w…w…wednesdays #7



"W…W…W…Wednesdays" è una rubrica ideata da MizB nel suo blog "Should be reading".
Come ho visto fare in tanti blog, ho inaugurato anche io questa rubrica, con la quale posso aggiornarvi sulle mie letture attuali, passate e prossime.  
Non è detto che gli aggiornamenti siano settimanali, perché non sempre leggo un libro in una settimana eh eh…
Ovviamente, se vi va, sono ben accetti i vostri interventi per condividere con me le vostre letture ;-)

Partecipare è facile, basta rispondere a queste domande:
1) cosa stai leggendo?
2) cosa hai appena finito di leggere?
3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 

*******

Le mie risposte (7^ puntata - mercoledì 14 gennaio 2015):

1) cosa stai leggendo?
"Non dirmi che hai paura" - Giuseppe Catozzella

2) cosa hai appena finito di leggere?
"Lo hobbit" - Tolkien
"Repetita" - Marilù Oliva

3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 
"l'uccello che girava le viti del mondo" - Murakami

Women challenge 2015




Mi stava scappando la terza edizione della sfida ospitata dalla mia amica Valentina di Peek-a-book che ci vuole invogliare a leggere libri scritti da donne.
La sfida va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2015.

Ci sono quattro livelli di sfida:
Livello 1: BABY GIRL - leggi 5 libri scritti da un'autrice donna
Livello 2: GIRLS POWER - leggi da 6 a 15 libri scritti da un'autrice donna
Livello 3: SUPER GIRL - leggi da 16 a 20 libri scritti da un'autrice donna
Livello 4: WONDER WOMAN - leggi più di 20 libri scritti da un'autrice donna


Come negli anni passati, punto al livello 3 :-) per aumentare c'è sempre tempo! ;-)


Libri letti:


  1. Repetita (Marilù Oliva)
  2. Il sentiero delle stelle (Amy Brill)
  3. vacanze in villa (Madeleine Wickham)
  4. le madri salvate (Colombe Schneck)
  5. il buio oltre la siepe (Harper Lee)
  6. Wondy (Francesca del Rosso)
  7. Lisario (Antonella Cilento)
  8. Nessuno al mio fianco (Nadine Gordimer)
  9. Blue mondays (Emily Dubberley)
  10. il gatto che leggeva alla rovescia (Lilian Jackson Braun)
  11. il fiume delle cento candele (Kim Echlin)
  12. la proposta di un gentiluomo (Julia Quinn)
  13. controvento (Angeles Caso)
  14. whisper (Maggie Stiefvater)
  15. le porte di Damasco (Agatha Christie)
  16. Hunger games (Suzanne Collins)
  17. Hunger games 2 la ragazza di fuoco (Suzanne Collins)
  18. Hunger games 3 il canto della rivolta (Suzanne Collins)
  19. istituto di bellezza Margaret Thatcher (Marsha Mehran)
  20. il rifugio dei cuori solitari (Lucy Dillon)
  21. Grey (E. L. James)
  22. 9 giorni (Gilly MacMillan)
  23. il gatto che mangiava i mobili (Lilian Jackson Braun)
  24. a casa (Toni Morrison)
  25. la lettrice di fiori (Elizabeth Loupas)


martedì 13 gennaio 2015

Repetita - Marilù Oliva



Lorenzo Cerè cerca il riscatto da un'infanzia di solitudine e abusi. Il sesso è per lui un lenitivo in un'esistenza che brucia, mentre il passato continua a colpirlo sottoforma di terribili emicranie e nevrosi. Lorenzo conosce la Storia, conosce gli uomini,i loro crimini, e s'ispira a loro per ideare i suoi omicidi. Lorenzo Cerè è un assassino metodico, inflessibile e preciso, ma non ha calcolato le eccezioni, e la più grande eccezione è lei, la dottoressa Malaspina che lo aspetta in uno studio psichiatrico... (da www.ibs.it )

È il secondo libro di Marilù Oliva che leggo e devo dire che mi è piaciuto molto. La scrittura è molto scorrevole e la narrazione dettagliata. Il racconto è diviso in brevi capitoli ed è lo stesso killer che racconta in prima persona la sua ricerca di riscatto nei confronti delle persone che lo hanno preso in giro nel passato. “Voglio solo ripulirmi delle meschinità che ho subito”
Il personaggio di Lorenzo Ceré e la sua psicologia sono veramente ben descritti. Si finisce per essere molto coinvolti dal difficile passato questo uomo, arrivando quasi a provare compassione per lui è a “giustificare” i delitti che ha commesso anche se decisamente efferati. L'idea di “firmare” il proprio crimine paragonandosi ai grandi personaggi della Storia è interessante. Quello che proprio mi ha dato fastidio è stata la descrizione delle violenze sugli animali. Ad un certo punto, avrei voluto entrare nel libro e fare fuori io stessa lo schifosissimo compagno della madre.
E' interessante molto anche il personaggio della psicologa, che entra talmente nel cuore di Lorenzo da fargli sperare di poter cambiare.

“glissavo il discorso indirizzandolo alla coprofobia o al mal di testa”
“Signor Cerè, io credo che lei abbia qualcosa di molto, molto sedimentato”

“volevo guarire, non ripercorrere la cronistoria e le motivazioni dei miei problemi”

Appare già, in questo libro, l'investigatore Basilica, con un ruolo minimo. Diciamo che la vicenda “giudiziaria” è decisamente in secondo piano rispetto ai sentimenti sviscerati del serial killer.

Mio voto: 8 / 10

Lo hobbit - J.R.R. Tolkien



Pubblicato per la prima volta nel 1937, Lo Hobbit è per i lettori di tutto il mondo il primo capitolo del Signore degli Anelli, uno dei massimi cicli narrativi del XX secolo. Protagonisti della vicenda sono, per l’appunto, gli hobbit, piccoli esseri “dolci come il miele e resistenti come le radici di alberi secolari”, che vivono con semplicità e saggezza in un idillico scenario di campagna: la Contea. La placida esistenza degli hobbit viene turbata quando il mago Gandalf e tredici nani si presentano alla porta dell’ignaro Bilbo Baggins e lo trascinano in una pericolosa avventura. Lo scopo è la riconquista di un leggendario tesoro, custodito da Smaug, un grande e temibile drago. Bilbo, riluttante, si imbarca nell’impresa, inconsapevole che lungo il cammino s’imbatterà in una strana creatura di nome Gollum. (da http://www.bompiani.eu/ )

Ho fatto l'errore di leggere il libro dopo aver visto il film. In questo modo, mentre leggevo mi immaginavo i personaggi che avevo visto sullo schermo. In realtà la storia scritta da Tolkien differisce in molti punti da quella che poi è stata rappresentata (ad esempio, non esiste la storia d'amore tra Fili e l'elfa...e i nani non vengono traghettati e ospitati da Bard).
La scrittura di Tolkien è molto scorrevole il libro si legge bene e rapidamente. Non ho apprezzato in modo particolare alcuni punti in cui lascia un po' in sospeso ad esempio quando dice "questa cosa la vedremo poi". E non mi è piaciuto molto il fatto che racconta in un capitolo alla fine, piuttosto sbrigativo, dove è stato Gandalf quando ha lasciato la compagnia.
Comunque non avevo ancora letto nulla di Tolkien e sono molto contenta di aver cominciato con questo libro che è effettivamente un fantasy molto semplice, una storia veramente da favola della buonanotte. Ci sono alcune scene più paurose, ma tutto sommato l'intera narrazione è tranquilla. Bilbo Baggins è un personaggio a cui ci si affeziona perchè, sebbene “trascinato” in questa grande avventura, non si perde mai d'animo.

Mio voto: 8 / 10

mercoledì 7 gennaio 2015

W…W…W…Wednesdays #6



"W…W…W…Wednesdays" è una rubrica ideata da MizB nel suo blog "Should be reading".
Come ho visto fare in tanti blog, ho inaugurato anche io questa rubrica, con la quale posso aggiornarvi sulle mie letture attuali, passate e prossime.  
Non è detto che gli aggiornamenti siano settimanali, perché non sempre leggo un libro in una settimana eh eh…
Ovviamente, se vi va, sono ben accetti i vostri interventi per condividere con me le vostre letture ;-)

Partecipare è facile, basta rispondere a queste domande:
1) cosa stai leggendo?
2) cosa hai appena finito di leggere?
3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 

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Come anticipato, ho saltato un paio di settimane, perchè tra pranzi, regali, ecc. sono rimasta ferma sullo stesso libro per un bel po'.
Le mie risposte (6^ puntata - mercoledì 07 gennaio 2015):

1) cosa stai leggendo?
"lo hobbit" - Tolkien

2) cosa hai appena finito di leggere?
"L'ultima tentazione" - Nikos Kazantzakis

3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 
qualcos'altro di Marilù Oliva in vista dell'incontro con lei

sabato 3 gennaio 2015

Il cardellino - Donna Tartt



Theo Decker rimane coinvolto in un attentato al museo, una bomba che fa crollare i muri uccidendo decine di persone, tra cui sua madre. E' l'evento che lo segnerà per il resto della sua vita, una assenza che è quasi una presenza che lo dilania e lo porterà in un baratro dove arriva a toccare il fondo, ferendo anche le persone che cercano di amarlo per quello che è. Theo, il cui destino sembra incatenato a quello di un piccolo dipinto presente in quel museo, che scompare con lui il giorno dell'attentato.

La prima parola che mi è venuta in mente chiudendo il libro è stata: "mah". E' un libro bello, ma la sua lunghezza mette alla prova i nervi anche di un lettore "forte" come me. Immagino in quanti si rifiuteranno di leggerlo per colpa della lunghezza. Peraltro, se avesse tolto anche duecento pagine non sarebbe stata una cattiva idea.
Il libro parte con una storia triste ma coinvolgente, la storia di questo ragazzino che dopo aver perso la madre nell'attentato da cui lui si è miracolosamente salvato, viene sballottato dalla famiglia di un amico a quella del padre sparito anni prima, portandolo ad avvicinarsi ad alcool e droghe. E' una storia che si segue bene, anche se alcuni episodi di ubriacatura diventano alla lunga un po' ripetitivi. Poi a circa metà libro mi chiedevo come poteva andare avanti con la narrazione, ed ecco che Donna Tartt tira fuori il colpo di scena, l'intrigo internazionale, che però in alcuni punti è decisamente contorto e appare anche un po' "assurdo". Cambia anche lo stile narrativo, nella prima metà assolutamente scorrevole e lineare, qui diventa un po' frammentario, fino a virare al filosofico nel finale, che va riletto almeno un paio di volte per capirlo bene.
E' un libro che volevo leggere indipendentemente dalla giuria e sono contenta di averne avuto l'occasione. Però non penso di aver letto un capolavoro. Un bel libro sì, che purtroppo non è per tutti.
mio voto: 8 / 10

Nikos Kazantzakis - L'ultima tentazione


Gesù di Nazareth, figlio di Maria e Giuseppe (invalido a causa di un fulmine), lavora come falegname. Non è amato dalla sua gente perchè costruisce le croci con cui vengono crocifissi i presunti Messia.
Gesù ha un incubo ricorrente, un uomo dai capelli rossi (Giuda) che lo insegue e che gli ricorda che è giunta l'ora.
E' una battaglia dura quella che si combatte in Gesù, lui che vorrebbe solo avere una famiglia con la donna a cui era promesso (Maria Maddalena, che per dimenticarlo diventa una prostituta) e i segnali che Dio gli manda.
Il libro racconta la lotta di Gesù, fino al momento in cui prende piena coscienza della sua missione e comincia a predicare l'Amore. Fino al momento della crocefissione, in cui il Demonio lo tenta per un'ultima volta mostrandogli come sarebbe la sua vita se si salvasse. Ma Gesù rinuncia, compiendo la sua missione fino in fondo.

Ho fatto una sintesi molto breve, perchè la storia è nota. Kazantzakis ha specificato di non aver scritto una biografia, bensì una confessione dell'uomo che lotta. E il suo amore per Gesù traspare da ogni pagina di questo libro, pieno di descrizioni dettagliate su cosa può essere successo, di cosa possono aver provato o pensato Gesù, Maria, i discepoli, Maddalena, ecc.
La storia è molto bella e la narrazione è piacevole. Però ammetto di aver fatto una certa fatica. Un po' perchè all'inizio Gesù viene presentato come un uomo odiato anche da quelli che poi lo seguiranno. Diciamo che ho seguito la storia con un po' di scetticismo, poiché è tendenzialmente frutto dell'immaginazione dell'autore, anche se segue gli eventi narrati del Vangelo.
Non l'ho trovato un libro così scandaloso. La parte più assurda credo sia la tentazione finale, la visione che il demonio gli prospetta quando è già sulla croce, in cui dopo aver amato e vissuto con Maria Maddalena, si ritrova ad amare in contemporanea Marta e Maria, le sorelle di Lazzaro, gareggiando a chi delle due genera più figli. Mah.
Lo stesso scetticismo che mi ha accompagnato nella lettura mi accompagna a “giudicarlo”. Interessante, piacevolmente scritto, ma forse non sono riuscita a farmi coinvolgere, pur sentendo l'ardore con cui lo scrive Kazantzakis.
Mio voto: 7 e mezzo / 10.